NEČISTA KRV – Il sangue impuro

Forse già conosci uno dei maggiori scrittori della letteratura serba, Borisav Stanković, e il suo romanzo più famoso, intitolato in serbo „Nečista krv“ (Sangue impuro). Questo è decisamente il miglior romanzo del realismo serbo con elementi della “moderna”, corrente molto fertile nella letteratura serba. Il libro esce nel 1910, quindi parecchio in ritardo rispetto alle principali opere del realismo europeo a causa della lunga dominazione ottomana. Il romanzo è stato tradotto in italiano quasi 100 anni fa!!! Definitivamente urge una nuova traduzione, per cui, se qualcuno di voi se la sente, non sarebbe male proporre „Nečista krv“ a un editore. Ho trovato due edizioni italiane, una del 1928 (Libreria Trevis-Zanicchelli) e una del 1930 (Bietti), entrambe intitolate „Sangue impuro“.

Le opere di Bora Stanković sono state diverse volte adattate per il cinema e lo stesso è accaduto con il romanzo „Nečista krv“, recentemente riadattato come film-serie dal regista Milutin Petrović, sotto il titolo „Nečista krv: greh predaka“ – Sangue impuro: il peccato degli antenati. E qui arriviamo a un tema importante di quest’opera, anche se non principale nel romanzo di Stanković, il quale ha desiderato mostrare la condizione e la posizione di una donna nella società serba patriarcale dell’Ottocento. È il tema della poliandria – relazione matrimoniale di una donna con più uomini – chiamata nelle società slave “snohačestvo“ (viene da „snoha“ – nuora), praticato nel passato dai diversi popoli slavi e balcanici (Russi, Bulgari, Greci, Serbi ecc). Questa antica tradizione, oggi per fortuna lontana e inconcepibile, prevedeva che una donna sposata per ragioni economiche con un marito impubere o con un adulto assente per molto tempo (per ragioni di guerra o altri motivi), poteva essere reclamata sessualmente dal proprio suocero. Le scene descritte nel romanzo sono tanto naturalistiche quanto profonde e psicologiche.

E chi era Borisav Stanković? Nato il 31 marzo 1876 a Vranje (al sud della Serbia) e morto a Belgrado il 22 ottobre 1927, narrò nelle proprie opere la vita della gente della Serbia meridionale. Faceva parte di un eccellente gruppo dei romanzieri serbi, legati molto alle correnti letterarie europee, principalmente a quella russa. Borisav Stanković, per esempio, aveva molti tratti letterari in comune con Dostoevskij. Per sempre fedele alle sue origini che immortalò nelle proprie opere, Stanković visse poso nella sua terra. Laureatosi a Belgrado presso la Facoltà di Giurisprudenza, continuò gli studi a Parigi. Durante la Prima guerra mondiale visse a Niš e poi in Montenegro, dove fu catturato dagli austriaci e deportato in Bosnia. Dopo la guerra lavorò presso il Ministero dell’Istruzione (Dipartimento artistico).

Spero di averti incuriosito e attrato la tua attenzione. Il „Sangue impuro“ è uno dei romanzi più belli che io abbia mai letto. Ti consiglio vivamente la lettura oppure la visualizzazione della serie, anche se parecchio lontana dal testo letterario.

Spero che questo testo ti sia piaciuto. Hai mai letto un autore serbo/autrice serba? Sono curiosa di conoscere le tue opinioni sulla nostra letteratura.
A presto,

Milica

Pubblicato da Milica Marinković

Zdravo! Mi chiamo Milica Marinković, sono nata e cresciuta in Serbia. Molto presto ho incominciato a esplorare culture nuove attraverso le loro lingue. Dapprima quella inglese, poi quella francese e finalmente quella italiana. Dulcis in fundo, direi, perché quest’ultima scelta ha avuto il maggior impatto sulla mia vita. Infatti, dopo aver conseguito la Laurea e il Master in Lingue e letterature romanze all’Università di Belgrado, mi sono trasferita in Italia, dove ho iniziato i miei studi di dottorato di ricerca. In Serbia ho avuto la fortuna di essere stata borsista statale e comunale per tutta la durata dei miei studi, in Italia ho ottenuto la Borsa di studio del Governo italiano, ma il 2014 mi ha vista vincitrice della prestigiosa borsa di studio canadese Bourse Gaston-Miron, offertami dall’Associazione Internazionale degli Studi Quebecchesi (AIEQ). Dopo essermi perfezionata in Canada come ricercatrice in Letteratura francofona, ho conseguito il titolo di Dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Bari, anche se i miei studi e le mie ricerche non sono tutt’ora terminati. Infatti, mi ritengo un’eterna studentessa e ricercatrice e ciò si riflette sulle mie esperienze lavorative che richiedono continui approfondimenti ed evoluzioni. I miei ambiti professionali sono insegnamento, traduzione e scrittura. Subito dopo il diploma liceale ho iniziato a insegnare il francese ai più piccoli e allora ho capito che non avrei mai smesso di trasmettere le mie competenze agli altri. Ad oggi ho accumulato diverse esperienze come insegnante di francese, italiano e serbo, sia nella pubblica istruzione, nell’ambito universitario, aziendale e privato. Come traduttrice, oltre alla traduzione dei documenti, posso ritenermi orgogliosa di aver dato la voce italiana a uno dei maggiori scrittori della letteratura serba, Jovan Dučić, traducendo, insieme alla collega Valeria Uva, il suo capolavoro Città e chimere (Bari, Stilo Editrice 2015), così come a Vladan Matijević, uno dei più importanti scrittori contemporanei, traducendo il suo romanzo Lezioni di gioia (Lugo, WhiteFly Press 2015). Coltivo la mia passione per la scrittura in lingua italiana sia come autrice di romanzi (al mio attivo ci sono Piacere, Amelia, pubblicato nel 2016 dalla casa editrice barese Les Flâneurs Edizioni e In serbo, uscito nel 2019 sempre per i tipi de Les Flâneurs) e di diversi racconti, pubblicati su riviste e raccolte, come curatrice di varie antologie poetiche, come redattrice della rivista “incroci” (Bari, Adda Editore). E, naturalmente, come blogger di questo sito.

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