Organizziamo una festa serba!

Sai da dove ti scrivo? Te lo svelo alla fine di questo testo. 😊

Come vanno i preparativi per la tua serata “alla serba”? Hai composto la tua playing list ascoltando la musica che ti ho fornito in precedenza?

Questa volta arrivano altri consigli indispensabili, ovvero il cibo e i film.

In Serbia abbiamo davvero tante parole per dire “festa”: praznik (“festa” nel senso generico), blagdan (soprattutto per le feste religiose o di tradizione popolare), slavlje o veselje (grande festa allegra), proslava (festa come festeggiamento, ricorrenza), svečanost o akademija o svetkovina (solennità), prijem (ricevimento), gozba (banchetto), zabava (divertimento, trattenimento), žurka (party), sedeljka (serata in casa, tra amici e chiacchiere) ecc.

Che tipo di festa prediligi? Io amo le „sedeljke“. Mi piacciono l’idea di intimità e vicinanza, le conversazioni senza disturbi rumorosi, la musica in sottofondo, magari un piccolo cineforum privato…

Quando organizzo questo tipo di feste, non mancano i pop-corn (kokice), noccioline, mandorle, nocciole (kikiriki, badem, lešnik), finger food ecc. Se non siamo in tanti, preparo le PALAČINKE (les crêpes). Le palačinke sono molto amate nei Balcani, si fanno sia dolci che salate. Se le vuoi fare anche tu, consulta la mia video-ricetta: https://www.instagram.com/p/CJagNatpXCK/

Le bevande sono tante e sono più o meno le stesse che si trovano in Italia. Ovviamente, la šljivovica è la nostra certificazione doc!

Se a te e ai tuoi amici piace vedere i film, ecco una fantastica lista con più di cento film in lingua serba, di tutti i generi ed epoche: https://www.youtube.com/playlist?list=PLIncb6-jpYPaMSzs1lty7umEWSV9tdTJl

Puoi tranquillamente scrivermi per altri suggerimenti per una festa di successo, e non dimenticare di farmi sapere com’è andata la tua serata serba.

VELIKI POZDRAV IZ SRBIJE,

Milica

Pubblicato da Milica Marinković

Zdravo! Mi chiamo Milica Marinković, sono nata e cresciuta in Serbia. Molto presto ho incominciato a esplorare culture nuove attraverso le loro lingue. Dapprima quella inglese, poi quella francese e finalmente quella italiana. Dulcis in fundo, direi, perché quest’ultima scelta ha avuto il maggior impatto sulla mia vita. Infatti, dopo aver conseguito la Laurea e il Master in Lingue e letterature romanze all’Università di Belgrado, mi sono trasferita in Italia, dove ho iniziato i miei studi di dottorato di ricerca. In Serbia ho avuto la fortuna di essere stata borsista statale e comunale per tutta la durata dei miei studi, in Italia ho ottenuto la Borsa di studio del Governo italiano, ma il 2014 mi ha vista vincitrice della prestigiosa borsa di studio canadese Bourse Gaston-Miron, offertami dall’Associazione Internazionale degli Studi Quebecchesi (AIEQ). Dopo essermi perfezionata in Canada come ricercatrice in Letteratura francofona, ho conseguito il titolo di Dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Bari, anche se i miei studi e le mie ricerche non sono tutt’ora terminati. Infatti, mi ritengo un’eterna studentessa e ricercatrice e ciò si riflette sulle mie esperienze lavorative che richiedono continui approfondimenti ed evoluzioni. I miei ambiti professionali sono insegnamento, traduzione e scrittura. Subito dopo il diploma liceale ho iniziato a insegnare il francese ai più piccoli e allora ho capito che non avrei mai smesso di trasmettere le mie competenze agli altri. Ad oggi ho accumulato diverse esperienze come insegnante di francese, italiano e serbo, sia nella pubblica istruzione, nell’ambito universitario, aziendale e privato. Come traduttrice, oltre alla traduzione dei documenti, posso ritenermi orgogliosa di aver dato la voce italiana a uno dei maggiori scrittori della letteratura serba, Jovan Dučić, traducendo, insieme alla collega Valeria Uva, il suo capolavoro Città e chimere (Bari, Stilo Editrice 2015), così come a Vladan Matijević, uno dei più importanti scrittori contemporanei, traducendo il suo romanzo Lezioni di gioia (Lugo, WhiteFly Press 2015). Coltivo la mia passione per la scrittura in lingua italiana sia come autrice di romanzi (al mio attivo ci sono Piacere, Amelia, pubblicato nel 2016 dalla casa editrice barese Les Flâneurs Edizioni e In serbo, uscito nel 2019 sempre per i tipi de Les Flâneurs) e di diversi racconti, pubblicati su riviste e raccolte, come curatrice di varie antologie poetiche, come redattrice della rivista “incroci” (Bari, Adda Editore). E, naturalmente, come blogger di questo sito.

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