Le vite di certe persone sembrano infinite, intoccabili e leggendarie. Così ho percepito anche la vita di Siniša, uomo umile, calciatore sublime, sportivo mitico che ha, in qualche modo, segnato tutta la mia esistenza. Quando ero piccola, il suo nome suscitava un’immensa allegria durante tutte le partite della nostra nazionale. Mihajlović! Mihajlović! Come se potessi ancora sentire la voce del commentatore in estasi.
E poi, arrivata in Italia, dove Mihajlović già viveva da tantissimi anni, il suo nome mi seguiva ovunque, ovvero l’ammirazione degli italiani nei suoi confronti. Non potevo che essere fiera di questo. Le tre città italiane più importanti per la mia crescita universitaria e professionale – Bari, Bologna, Torino – sono anche le città in cui Mihajlović ha lasciato la sua indelebile traccia. E chi si scorda della magnifica conquista della Coppa dei Campioni di Crvena zvezda al San Nicola di Bari contro l’Olympique di Marsiglia?! (Tra l’altro, due giorni fa si è celebrata in Serbia la slava di San Nicola.)
Per non parlare di Bologna e dei bolognesi che sorridevano non appena gli dicevo di venire dalla Serbia. In più, abitavo proprio vicino allo stadio Dall’Ara e ricordo ancora benissimo le mura dell’enorme stadio piene di poster e immagini di Mihajlović e tanti messaggi dei cittadini per mostrare sostegno, vicinanza e amore nel periodo della sua terribile lotta contro la malattia. Mihajlović ha lasciato il cuore a Bologna e i bolognesi l’hanno sentito.
Devo aggiungere ancora una cosa. Sono davvero colpita dal modo in cui gli italiani, tifosi e non, hanno reso omaggio a Siniša. Vivo in Italia esattamente da 10 anni e questa è la prima volta in cui non ho avuto la percezione di vivere in uno stato straniero. Siniša ovunque – tv, internet, reti sociali, discorsi e conversazioni al bar e per strada. Vi ringrazio con tutto il mio cuore a nome mio e a nome di tutta la Serbia! Grazie!
E la cosa ancora più importante è il modo in cui sia stata presentata la vita di Miha – prima di tutto come un uomo dagli alti valori etici e umani, sempre vicino ai più fragili e sfortunati.
Inoltre, ho letto una sua intervista biografica in cui ha mostrato un’immensa riconoscenza al suo professore di letteratura alle superiori. Diceva che egli era stato l’unico insegnante che aveva capito i suoi talenti e le sue inclinazioni verso lo sport e la vita e che, grazie a lui, aveva letto tutte le opere di Andrić (scrittore che ha spesso menzionato anche in TV).
Io ricorderò per sempre il sorriso di Siniša, la sua grinta e la sua bontà, proprio così come lo si vede mentre corre dopo il rigore al San Nicola di Bari, 31 anni fa (ecco il video, la scena dal minuto 3.30)
https://www.youtube.com/watch?v=ssMnIMkVx44 dal minuto 3.30
Finisco questa mail con un altro video di Siniša, a cura della Stella Rossa, e vorrei che queste frasi di Siniša fossero usate anche come un esercizio per te:
Prova a rispondere alle seguenti domande:
1. Koja je bila Sinišina najveća želja?
2. Protiv koga Siniša nikada ne bi mogao da igra? (protiv + genitiv; contro)
3. Za koji klub je Siniša navijao kao dete? (navijati – tifare)
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